04/08/09

GUERRA DI PERUGIA

Da Wikipedia,
La guerra di Perugia, anche nota come Bellum Perusinum, (41-40 a.C.) è un episodio della guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio ed ebbe per protagonisti Ottaviano e i parenti di Marco Antonio, la moglie Fulvia e il fratello Lucio Antonio.
Dopo la disfatta dei cesaricidi Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino a Filippi per opera di Antonio e Ottaviano, quest'ultimo aveva avuto l'ingrato compito di trovare i fondi necessari per sistemare con un appezzamento di terra circa 170.000[1] veterani, dei quali ben 100.000 avevano combattuto nella battaglia di Filippi. Le confische territoriali fatte in Italia nel 41 a.C., attuate principalmente in Etruria, crearono ulteriori inimicizie a Ottaviano, e proprio su questo crescente malcontento fecero leva Fulvia e Lucio Antonio. Agendo però troppo di fretta, i due fornirono a Ottaviano i pretesti per muoversi nella piena legalità.
Lucio Antonio ammassò infatti truppe a Preneste e poi si recò a Roma, dove promise che il fratello (che ora si trovava in oriente) avrebbe restaurato la Repubblica. Il Senato conferì allora a Lucio l'imperium per muovere in armi contro Ottaviano, che non fu però abbandonato dalle sue truppe.
Lucio Antonio, console per il 41 a.C., era riuscito a coagulare attorno a sé l'opposizione senatoriale contro Ottaviano, mentre il fratello era impegnato in Oriente, come deciso nella spartizione delle sfere di influenza romane tra i triumviri. Malgrado il sostegno ottenuto, persino da alcuni amici della famiglia di Ottaviano, non fu possibile rendere illegale il Secondo triumvirato, in quanto i veterani e gli eserciti erano fedeli ai
triumviri, cui dovevano pagare terre.
L'assedio
Lucio Antonio, sostenuto anche da Fulvia, fu quindi costretto a ritirarsi con i suoi seguaci a Perugia, dove venne raggiunto da Ottaviano. Alla fine, Lucio Antonio e Fulvia furono assediati nella città di Perugia e, lasciati soli dal loro parente, si arresero nell'inverno 41-40 a.C., dopo una lunga resistenza, per mancanza di cibo. Dopo la fine della guerra, Ottaviano punì con durezza la città etrusca, sterminando la sua aristocrazia. Infatti, sebbene Ottaviano salvasse la vita a Lucio Antonio , non mostrò la stessa pietà per
Perugia, che venne saccheggiata e bruciata, né per i suoi cittadini di rango senatoriale, che vennero uccisi in 300 alle Idi di marzo, nell'anniversario della morte di Gaio Giulio Cesare.
Fulvia fu esiliata a Sicione (Oriente, in Grecia), dove morì di malattia, mentre Lucio ebbe da Ottaviano il governatorato della Spagna, Ottaviano volle così evitare un inasprimento dei rapporti già tesi con il rivale Antonio. Giunto in Italia nel 40, Marco Antonio accettò le giustificazioni addotte da Ottaviano sul perché aveva agito in questo modo, e così i triumviri giunsero a un nuovo accordo: a Ottaviano sarebbe andato il controllo dell'occidente e ad Antonio quello dell'oriente, mentre a Lepido andò l'Africa. Ottaviano a Antonio strinsero anche un'alleanza matrimoniale: Antonio, che era rimasto vedovo, sposò Ottavia Minore, sorella di Ottaviano।

नोट:
1. ^ Cantarella e Guidorizzi (2002), pag. 386
Bibliografia [modifica]
· Appiano, Libro V 32-49 in Bellum Civile,
· Cantarella Eva; Giulio Guidorizzi, Storia antica e medievale, Milano, Einaudi, 2002.
· Eck, Werner, The Age of Augustus, Blackwell Publishing, 2003, ISBN 0631229582, pp. 19-20.
· Nicolas Geoffrey Lemprière Hammond; Howard Hayes Scullard, Dizionario di antichità classiche di Oxford , Roma, Edizioni Paoline, 1981 . ISBN 8821503747
· Ward-Perkins, Bryan, The Fall Of Rome: And the End of Civilization, Oxford University Press,

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